-2 cacciatori morti e 2 feriti in a.venatorio
-2 non cacciatori morti in a.extravenatorio,
ovvero 4 morti e 2 feriti
Nello specifico e in ordine cronologico si tratta di
– 1 cacciatore morto in a.v. a Caulonia, Reggio Calabria, 01.09.2024
– 1 cacciatore ferito in a.v. a Montalfano di Cupello, Chieti, Abruzzo, 01.09.2024
– 2 donne uccise in a.extravenatorio, Fratticciola Selvatica, Perugia, Umbria, news 10.09.2024
– 1 cacciatore morto in a.v. a Vobarno, Brescia, Lombardia, news 13.09.2024
– 1 cacciatore ferito in a.v. a Marcellina, Roma, Lazio, 15.09.2024.
La situazione, all’inizio di questa stagione venatoria 2024 2025, registra già il consueto e tragico bollettino di guerra che ogni anno ci obbliga a raccogliere e testimoniare questo scempio, che purtroppo non accenna a diminuire, contrariamente a quanto sostengono le associazioni venatorie.
Queste raccolte, d’altra parte, offrono a chi vuole comprendere questo assurdo fenomeno masochistico, uno spaccato più ampio di una realtà complessa e variegata. Da una parte la dipendenza da quella che definiscono Ars venandi, quella foga predatoria che attanaglia il cacciatore sanguigno (parte dei clienti di una politica di scambio), la politica che in tal modo incassa voti e può gestire il territorio nel solo interesse della categoria armata (alla faccia di chi ci vive e alle armi non ci pensa proprio essendo cittadini sereni e normali), lo sfruttamento del territorio e delle proprietà private nel solo interesse privato di aziende faunistico venatorie che sottraggono fondi e giardini privati a chi delle armi magari ha paura. Tante altre le sfaccettature che interessano il mondo venatorio, mondo costituito sempre da meno appassionati, sempre più vecchi e pericolosi.