FIRMA LA PETIZIONE A QUESTO> LINK
https://www.change.org/p/no-alle-lezioni-di-caccia-nelle-scuole-miursocial
Patrizia Sergio (nel 2018) ha lanciato questa petizione e l’ha diretta a Valeria Fedeli, (allora) Ministro della Pubblica Istruzione; a Roberta Morelli Assessore Pubblica Istruzione Provincia di Brescia; Franco Bonesso Assessore Pubblica Istruzione Provincia di Brescia; Elena Donazzan Assessore Pubblica Istruzione Regione Veneto.
La Petizioni è ancora attiva e purtroppo il pericolo caccia nelle scuole… pure. Pertanto invitiamo tutti a continuare la raccolta firme e farla condividere ai propri amici.
“Ai Signori Ministro della Pubblica Istruzione e Assessori Regionali e Provinciali di questo Paese, chiedo di NON AUTORIZZARE – NE’ PROMUOVERE – INCONTRI SUL TEMA DELLA CACCIA NELLE SCUOLE! Qualsiasi alone di ‘nobiltà’ possa venire assegnato a questa ‘pratica’ è solo un’iniziativa ipocrita. Perchè gli interlocutori sono menti plasmabili e l’inganno è dietro l’angolo: bambini e ragazzi MINORENNI ai quali si raccontano ‘fiabe’ dove i fucili non fanno male ma sono elementi culturali e consentono svago e divertimento!
Sul quotidiano Il Giorno di Brescia dell’11.3.2018 raccontano che in una scuola elementare di Gardone e Marcheno (Brescia), da qualche settimana i cacciatori fanno lezione in classe. Organizzata dal Consorzio Armaioli (!) portano cani, volatili imbalsamati e un libro (bontà loro, pensano di fare così cultura!). Vengono raccontate ‘favole’ che riabilitano il cacciatore in veste di custode della natura e… le mamme ringraziano! (e non è ironia) perché così si valorizza la tradizione, perchè in Valtrompia, terra di fucili e tradizioni venatorie, la caccia è considerata cosa buona e giusta, da imparare sui banchi di scuola. E hanno già chiamato dalle scuole di Sarezzo, Polaveno, Lodrino per ospitare anch’essi queste lezioni così educative. Come racconta Il Giorno, anche il sindaco di Gardone, Pierangelo Lancelotti, plaude: «Capisco che per chi non vive da queste parti sia un progetto strano. Ma per noi avere a che fare con un fucile è normale”.
‘Normale’ appare anche per la Regione Veneto e la Provincia di Treviso che hanno patrocinato un”iniziativa simile titolata: “Giovani a caccia di esperienze”.
Un genere di esperienza che lascerei comunque sempre e solo a persone maggiorenni, che hanno già raggiunto quella maturità che consenta loro di non confondere un fucile vero con quello dei videogame.
FIRMA LA PETIZIONE: https://www.change.org/p/no-alle-lezioni-di-caccia-nelle-scuole-miursocial