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  • 22.11.2019 – Biogeografia di lupi e orsi studiata attraverso i toponimi

I nomi geografici dei luoghi, o toponimi, sono di frequente un’eredità linguistica di particolari caratteristiche associate ai luoghi stessi, spesso di natura ecologica – di Lisa Signorile

Un nuovo studio apparso su Nature Conservation dimostra che l’analisi geostatistica della distribuzione dei toponimi può rivelarci molto della passata distribuzione di specie oggi rare, come i grandi carnivori, e della nostra attitudine verso di loro.

Orsara, Valle dell’Orso, Orse, Fosso del Lupo, Cantalupo, Morlupo, Lupara, sono tutti nomi di località sparse sul territorio italiano che rimandano alla presenza di grandi carnivori. Questi luoghi tuttavia non sono distribuiti uniformemente, ma sono più frequenti nelle zone dove orsi e lupi erano più abbondanti e hanno resistito di più…. LEGGI L’ARTICOLO: www.nationalgeographic.it

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  • 22 Novembre 2019 – Lupo? Cane? O un antenato comune? Ancora non si sa, quel che è certo è che si tratta di un esemplare risalente a 18mila anni fa, in perfetto stato di conservazione. Lo hanno ritrovato in Siberia ed è stato analizzato presso un centro specializzato di Stoccolma, il Centre for Palaeogenetics, dove al momento è conservato….

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  • 26.09.2019 – A Fidenza i bambini lanciano “bombe” di semi per aiutare le api

Nel Comune parmense nasce la prima area per l’impollinazione: si chiamerà il Bosco di Maia
Il Comune di Fidenza ha deciso di dedicare un’intera zona verde alla nascita di un bosco per l’impollinazione, ribattezzato il Bosco di Maia, ovvero un’oasi dedicata agli insetti impollinatori dove questi potranno trovare piante, cespugli e fiori per loro molto ghiotti, dove poter sciamare in assoluta tranquillità. Un’oasi per le api ma anche per i bimbi, gli studenti e gli studiosi. Un’area che verrà svelata, a sorpresa, nel corso di BorgoFood…  Andrea Massari. LEGGI TUTTO: https://parma.repubblica.it/cronaca/2019/09/26/news/a_fidenza_i_bambini_lanciano_i_fiori_per_aiutare_le_api-236970105/

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INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

  • 28.10.2019 – Il 5G disorienta e uccide l’avifauna? – guarda il VIDEO

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Si sospettano ARMI SCALARI dietro le morie di massa di pesci ed uccelli

Anche se inizialmente alcuni scienziati hanno avanzato l’ipotesi che la morte degli uccelli potrebbe essere stata causata da fuochi d’artificio, gli ornitologi si fanno beffa di simili speculazioni. Altre teorie che circolano includono anche speculazioni su come fortissime correnti ascensionali o una locale esplosione avrebbero ucciso tutti gli uccelli, tuttavia sono spiegazioni altamente improbabili che non collimano con la testimonianza oculare degli abitanti della zona che hanno visto gli uccelli cadere letteralmente dal cielo.

Altri testimoni affermano che non tutti gli uccelli che cadevano erano già morti. Alcuni erano ancora vivi e sono apparsi confusi e storditi. Un piccolo numero di uccelli ha persino fatto dei tentativi disperati di cercare rifugio all’interno di case, come se cercassero di fuggire da qualcosa che li stava uccidendo all’esterno.

Leggi qui l’articolo della CNN che riporta dichiarazioni ufficiali secondo le quali tutti gli uccelli morti sono stati trovati nel raggio di un miglio.
Uno strano fenomeno meteorologico, inoltre, non può spiegare le segnalazioni di morie di massa di uccelli di massa che sono seguite all’incidente Arkansas. I merli dall’ala rossa sono stati anche visti cadere giù dal cielo anche in Louisiana e sono stati segnalati da un testimone oculare nel Kentucky. “Gli uccelli hanno sofferto gravi traumi fisici che hanno portato ad emorragie interne causandone la morte”, ha asserito lunedì l’Arkansas Game and Fish Commission [commissione governativa dell’Arkansas che si occupa di questione relative alla caccia e alla pesca – N.d.T] in un comunicato. “Non c’era alcun segno di malattia croniche o infettive”. Questo elimina la possibilità che quanto successo possa essere stato causato dal virus del Nilo occidentale o da qualche altra malattia aviaria.

Secondo la NBC News, l’ufficiale veterinario statale dello stato dell’Arkansas, il dottor George Badley, ha dichiarato che i merli sono morti mentre volavano, e non al momento dell’impatto con il terreno in seguito alla caduta. Leggi qui la dichiarazione del dottor Badley riportata dai media

Pesci ed uccelli…. LEGGI TUTTO

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